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>>Le imposte da pagare

Quando non è possibile (o non si desidera) scegliere il regime fiscale della cedolare secca, per la registrazione dei contratti di locazione a uso abitativo sono dovute:

  • l’imposta di registro, pari al 2% del canone annuo, moltiplicato per le annualità previste
  • l’imposta di bollo, che è pari, per ogni copia da registrare, a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.

Se le parti decidono di stipulare un contratto pluriennale, possono scegliere di pagare l’imposta di registro:

  • in un’unica soluzione, per l’intera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo).
    In questo caso, l’imposta da versare non può essere inferiore a 67 euro. L’opzione permette, però, di usufruire di una detrazione dall’imposta dovuta, in misura percentuale, pari alla metà del tasso di interesse legale (dal 1° gennaio 2015, lo 0,5%) moltiplicato per il numero delle annualità
    DURATA CONTRATTO (IN ANNI) DETRAZIONE (DURATA X 0,25)
    4 1%
    3 0,75%
    2

    0,5%

  • annualmente (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità. In questo caso, l’imposta per le annualità successive può anche essere di importo inferiore a 67 euro.
Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro.
In sostanza, per il calcolo dell’imposta di registro va considerato il 70% del canone annuo.

>>Come registrare il contratto

Il contratto di locazione può essere registrato telematicamente, attraverso Fisconline o Entratel, oppure presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia.

In entrambi i casi, il prodotto di riferimento è “RLI”:

  • software o ambiente web, per la registrazione telematica
  • modello, per la presentazione in ufficio.
Per la registrazione è possibile anche incaricare un intermediario abilitato (professionisti, associazioni di categoria, Caf, eccetera) o un delegato.
LA REGISTRAZIONE TELEMATICA: RLI SOFTWARE E WEB

I contribuenti registrati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) possono utilizzare l’applicazione “contratti di locazione e affitto di immobili (RLI)”, gratuita, in versione software o in versione web.

Con RLI (software e web) è possibile:

  • registrare il contratto di locazione
  • pagare, contestualmente, l’imposta di registro e l’imposta di bollo.
    L’applicazione calcola automaticamente le imposte da versare e richiede l’indicazione degli estremi del conto corrente acceso presso una delle banche convenzionate o presso Poste Italiane Spa
  • allegare una copia del contratto sottoscritto dalle parti e gli eventuali ulteriori documenti (scritture private, inventari, mappe, planimetrie e disegni), il tutto in unico file in formato TIF e/o TIFF e PDF/A (PDF/A-1a o PDF/A-1b).

L’allegazione del contratto è facoltativa in presenza, contemporaneamente, di:

  • un contratto di locazione a uso abitativo (codici L1 o L2), stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione
  • un numero di locatori e di conduttori, rispettivamente, non superiore a tre
  • una sola unità abitativa e un numero di pertinenze non superiore a tre
  • immobili tutti censiti con attribuzione di rendita
  • un contratto contenente, esclusivamente, la disciplina del rapporto di locazione senza ulteriori pattuizioni.
LA REGISTRAZIONE IN UFFICIO

Per registrare il contratto di locazione in ufficio, occorre presentare:

  • la richiesta di registrazione effettuata sul modello RLI, scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate o reperibile in ufficio
  • almeno due originali - o un originale e una copia con firma in originale - del contratto da registrare. Qualora i contratti da registrare fossero più di uno, occorrerà compilare anche il modello RR
  • le attestazioni di pagamento delle imposte di registro e di bollo (o il contrassegno telematico per l’imposta di bollo, con data di emissione non successiva alla data di stipula).
    Questo, a meno che non si richieda direttamente all’ufficio il pagamento delle imposte di registro e di bollo, compilando l’apposito modello per la richiesta di addebito sul proprio conto corrente bancario o postale.

Quando non si sceglie di pagarle con addebito su c/c, le imposte dovute possono essere versate:

  • con il modello F24 Elide, l’imposta di registro
  • con contrassegno telematico, l’imposta di bollo.

Nella tabella seguente sono elencati i codici tributo da indicare sul modello di versamento.

MOD. F24 VERSAMENTI CON ELEMENTI IDENTIFICATIVI (ELIDE)

codice 1500: Imposta di registro per prima registrazione
codice 1501: Imposta di registro per annualità successive
codice 1502: Imposta di registro per cessioni del contratto
codice 1503: Imposta di registro per risoluzioni del contratto
codice 1504: Imposta di registro per proroghe del contratto
codice 1505: Imposta di bollo
codice 1506: Tributi speciali e compensi
codice 1507: Sanzioni da ravvedimento per tardiva prima registrazione
codice 1508: Interessi da ravvedimento per tardiva prima registrazione
codice 1509: Sanzioni da ravvedimento per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi
codice 1510: Interessi da ravvedimento per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi
codice A135: Imposta di registro – avviso di liquidazione dell’imposta – irrogazione delle sanzioni
codice A136: Imposta di bollo – avviso di liquidazione dell’imposta - irrogazione delle sanzioni
codice A137: Sanzioni – avviso di liquidazione dell’imposta – irrogazione delle sanzioni
codice A138: Interessi – avviso di liquidazione dell’imposta – irrogazione delle sanzioni

Fonte: Agenzia delle Entrate - Fisco e Casa: le Locazioni (gennaio 2015)


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